In Europa oltre 80 milioni di persone vivono al di sotto della soglia di povertà . E mentre molti lottano per sfamare la propria famiglia e affrontare la crisi, tutte le sere ogni supermercato dell’Unione europea butta via, in media, più di 40 kg di cibo!
Grazie a una grande petizione lanciata su Change.org da Arash Derambarsh, un consigliere comunale di Courbevoie, la Francia ha appena introdotto una nuova legge che impone a tutti i supermercati di donare il cibo invenduto. Questa vittoria francese ha avuto un’eco straordinaria in tutto il mondo. Con Arash, pensiamo sia il momento di portare oltre la campagna e di chiedere che la legislazione europea fermi lo spreco alimentare in tutti i Paesi dell’Unione.
Abbiamo bisogno di una direttiva molto semplice: ogni supermercato deve dare il proprio cibo invenduto a un’associazione o ente non profit di sua scelta.
Mi chiamo Daniele Messina e sono il promotore della petizione italiana contro gli sprechi alimentari “C’è chi spreca e chi muoreâ€, program officer di una fondazione di origine bancaria. Come sostenitore del Protocollo di Milano – promosso dalla Barilla Center for Food and Nutrition Foundation – ho maturato la piena convinzione che il paradosso dello spreco possa essere ridotto ed eliminato attraverso normative specifiche che impongano la donazione degli alimenti invenduti e comportamenti fattivi che la incentivino, nonché mediante una maggiore consapevolezza civile sull’importanza del cibo per le persone e il pianeta.
La Commissione europea sta preparando una “strategia di economia circolare”, che comprende la lotta agli sprechi, e ha lanciato una consultazione pubblica per raccogliere le opinioni dei cittadini su questo tema. Se saremo in centinaia di migliaia a chiedere alla Commissione europea di inserire l’obbligo per i supermercati di donare il cibo invenduto, non potranno ignorare il nostro appello.