L’aumento della povertà, aumenta le disuguaglianze educative

Negli ultimi 10 anni, in Italia, il tasso di minori in povertà assoluta è quasi triplicato, raggiungendo il picco del 14,2% (quasi 1,4 milioni di minori) e producendo un forte impatto anche sui percorsi educativi di bambine, bambini e adolescenti. Nel nostro Paese la spesa delle famiglie per l’istruzione è in media molto bassa ed in diminuzione negli ultimi anni, in particolare nei quintili più poveri della popolazione e nelle regioni del Sud.

Quanto può spendere una famiglia con minore capacità di spesa e residente nel Mezzogiorno per costi legati all’ istruzione dei figli, rispetto ad una famiglia che vive nella stessa area, ma appartiene al quintile più ricco della popolazione? In media circa 5 euro al mese a fronte dei 33 spesi da una famiglia più abbiente (elaborazioni di Save the Children su dati ISTAT).

La povertà materiale incide anche sull’apprendimento dei più piccoli ed è spesso una delle cause determinanti dell’abbandono precoce dei percorsi scolastici. C’è, infatti, una forte correlazione tra condizioni di povertà familiare e mancato raggiungimento di livelli di apprendimento adeguati, come emerge dai dati Invalsi (il Rapporto Invalsi del 2022 rileva come il vantaggio medio per gli allievi della scuola media che provengono da una famiglia socialmente favorita è di 8,3 punti). Inoltre, poter contare sugli strumenti necessari a scuola consente di sviluppare i propri talenti, far fiorire le proprie aspirazioni e sentirsi al pari con gli altri anche attraverso l’acquisizione di fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.

tratto da: https://alleyoop.ilsole24ore.com/2023/03/16/poverta-disuguaglianze-educative/?refresh_ce=1

SAVE THE CHILDREN PROGETTO DOTI contro la poverta’ educativa https://www.savethechildren.it/blog-notizie/doti-il-progetto-contrastare-la-poverta-educativa