Un grazie all’Associazione Amici della valle del sole

Alla cortese attenzione Associazione                                                      ‘Amici della Valle del sole’
Desidero ringraziare l’Associazione ‘Amici della Valle del sole’ per la donazione di Euro 5.000  a favore dell’Ass. Emporio Solidale Valtaro.  Un gesto che indica attenzione ad un’opera che è soprattutto un segno di vicinanza alle persone più deboli e disagiate.
L’Emporio Solidale nasce come progetto fortemente voluto da tutte quelle Associazioni che, in collaborazione con il Comune di Borgo Val di Taro, hanno firmato la Carta di intenti nel dicembre del 2011, nella prospettiva di una Consulta del Volontariato. La sede è stato aperta al piano terra di Palazzo Molinari nel 2013 con il sostegno economico iniziale della Fondazione Cariparma e la disponibilità della Parrocchia e della Caritas di S.Antonino. Continua ad essere una ‘porta aperta’ per chi vive direttamente i contraccolpi di una situazione sociale sempre più difficile e precaria e questo grazie all’impegno di volontari, tra i quali ricordo Federico prematuramente scomparso. Rappresenta, insieme alla Caritas e al Gruppo Vincenziano, un aiuto immediato per tante famiglie e singoli in difficoltà anche a procurarsi il cibo necessario per il sostentamento quotidiano. L’Emporio, oltre che spazio di distribuzione viveri, è anche luogo di ascolto e di amicizia. E’ soprattutto un modo di condividere l’unica cosa in comune che tutti, proprio tutti gli esseri umani hanno: la loro invincibile precarietà. Questo tempo di coronavirus ce lo ha ricordato in modo drammatico insegnandoci che siamo comunità anche se non si vede nessuno in giro. Siamo comunità anche se a volte, osservando come la nostra società prediliga lo stile delle polemiche e degli attacchi, ci dimentichiamo di essere irrimediabilmente dei ‘precari della vita’. Penso sia ora necessaria la decisione di scegliere la via del servizio e della solidarietà, come stanno dimostrando tanti generosi volontari delle nostre associazioni. In questo modo ognuno di noi, di volta in volta, può essere donatore e destinatario del dono.
Il gesto degli ‘Amici della Valle del sole’ è motivo di grande fiducia: Significa che c’è tempo e modo per ripartire dalla nostra fragilità. Non occorrerà dividersi in deboli e forti, vincenti e perdenti. Forse, da questo punto di vista, si è perso tempo prezioso. Questa bella donazione, devo dire inaspettata, potrebbe ricordarci quel bel titolo: ‘Per chi suona la campana?’. Già, per chi? La campana suona per tutti, nessuno escluso. Suona per chi ha compreso che una società poco solidale si assomiglia a quell’enorme statua umana di cui parla la Sacra Scrittura per la voce del profeta Daniele. Una statua fatta di oro, argento, ferro e bronzo e in parte di argilla e che si sbriciola al cadere di una pietra sul piede di argilla.

Se a me è stato svelato questo mistero, non è perché io possieda una sapienza superiore a tutti i viventi, ma perché ne sia data la spiegazione al re e tu possa conoscere i pensieri del tuo cuore. Tu stavi osservando, o re, ed ecco una statua, una statua enorme, di straordinario splendore, si ergeva davanti a te con terribile aspetto. Aveva la testa d’oro puro, il petto e le braccia d’argento, il ventre e le cosce di bronzo, le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte di creta.  Mentre stavi guardando, una pietra si staccò dal monte, ma non per mano di uomo, e andò a battere contro i piedi della statua, che erano di ferro e di argilla, e li frantumò.  Allora si frantumarono anche il ferro, l’argilla, il bronzo, l’argento e l’oro e divennero come la pula sulle aie d’estate; il vento li portò via senza lasciar traccia, mentre la pietra, che aveva colpito la statua, divenne una grande montagna che riempì tutta quella regione. (Daniele 30-35)

Una società basata solo sul potere della finanza e della tecnologia non è per nulla garantita. Dobbiamo prestare attenzione ai piedi di argilla dell’esclusione sociale e dell’indifferenza verso gli altri. Ancora grazie nell’attesa di incontrarci finalmente dal vivo.
don Angelo
Borgo Val di Taro, 23 aprile 2020