Poverta’ studio della Fondazione E. ZANCAN rapporto 2018

Il «welfare generativo» prefigura politiche capaci di andare oltre l’assistenzialismo e porre un freno alla dissipazione delle risorse disponibili. La «cittadinanza generativa» è un cambio di paradigma verso nuovi modi di essere società. Chiede ad ogni persona di contribuire alla lotta alla povertà e alla disuguaglianza, mettendo in campo le proprie capacità a «corrispettivo sociale».

FONDAZIONE E. ZANCAN Rapporto sul sito della fondazione

Anche gli Empori fanno parte dello studio della Fondazione E. Zancan sulla poverta’ e su un nuovo modo di affrontarla “IL WELFARE GENERATIVO”. Un nuovo paradigma che sostituisce l’idea di aiuto con l’idea di opportunita’. Generare protagonismo nelle persone in difficolta’ e’ il mezzo di reale superamento di momenti difficili che possono cronicizzarsi in un atteggiamento passivo e privo di speranza. La poverta’ va ricordato che nel nostro paese e’ sicuramente un momento di difficolta’ che puo’ colpire nuclei fragili ma non evidentemente poveri (Giovani famiglie, persone sole, persone e nuclei con reti sociali povere (tipo i migranti) e persone colpite da patologie). La caduta in poverta’ e’ facilitata spesso da poverta’ culturale e incapacita’ a far fronte alla complessita’ e agli stimoli della Ns societa’. Noi viviamo in una societa’ competitiva, individualista che tende a non proteggere l’individuo, spinto spesso al consumo anche con mezzi di tipo coercitivo e seduttivo. La perdita della dimensione sociale protettiva del Gruppo e’ una delle maggiori poverta’ del modello attuale consumistico della societa’, in cui la fragilita’ viene considerata una malattia. Poverta’ come esclusione, quindi la lotta alla poverta’ e’ prima di tutto lotta per l’inclusione sociale e il protagonismo delle persone.

Si può contribuire al futuro del welfare valorizzando le capacità dei singoli soggetti? La domanda è ormai ricorrente nella riflessione economica, sociologica, psicosociale. Ma cosa accadrebbe se venisse affrontata anche in ambito giuridico, ambientale, sanitario, logistico e organizzativo? In tali ambiti la «capacitazione» trova chiavi di lettura diverse, in campi di azione dove gli interessi delle persone sono spesso in conflitto e dove l’individualismo può rendere impossibile l’incontro fra diritti e doveri, determinando il fallimento della valorizzazione delle capacità nelle pratiche di welfare. Tutte queste questioni sono state approfondite nei precedenti rapporti della Fondazione Zancan centrati sul welfare generativo, pubblicati dal 2012 al 2017. Nel loro insieme questi volumi costituiscono una piattaforma robusta e articolata, mentre il presente Rapporto 2018 entra nel merito delle scelte possibili, proponendo sistemi di supporto alle decisioni e pratiche necessarie per innovare la lotta alla povertà in territori generativi di valore umano e sociale. Mettere al centro le persone e le loro capacità, e non soltanto i loro bisogni, è una sfida per professionisti, volontari, operatori di servizi pubblici e privati, soggetti con responsabilità politiche, per superare le pratiche assistenzialistiche e dotare chi vive in povertà non soltanto di supporti economici, ma di strumenti utili a migliorare le proprie condizioni di vita.